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Storia della collezione


La mia collezione d'arte, che  consiste in più di 200 opere comprendenti pezzi unici, serigrafie sculture e fotografie, inizia

a fine anni 70 con l'apertura della " Seriart " laboratorio di serigrafia che mi diede l'opportunità di conoscere artisti

all'inizio della loro carriera , studenti dell'Accademia di Brera  e il proprietario della galleria  Sincron. Fu eseguendo

serigrafie per artisti, studenti e galleristi che iniziò e prese consistenza la collezione. Nei primi anni 80 prende forma l’idea

di un ribaltamento del modo di fruizione dell’arte. Non più le persone che entrano in gallerie e musei ma l’arte che "entra"

dove la gente lavora e vive. E’ di quegli anni , in collaborazione e grazie ad amici artisti, la prima mostra d’arte  in

serigrafia e in altri luoghi di lavoro o di ritrovo, la stampa di poesie su lenzuola stese nottetempo attraverso i vicoli del

centro, (strappati purtroppo nello spazio di un mattino) la proiezione di diapositive su chiese e palazzi del centro storico

di Brescia, un fine anno passato ad appiccicar poesie su cabine telefoniche e  fermate degli autobus e la prima mostra

d’arte nella sala d’attesa di una piccola stazione ferroviaria della linea Brescia Bergamo dove  prestavo servizio. Sala

d'attesa disadorna, con muri imbrattati da scritte mentre io  possedevo numerose opere d'arte. Non poteva essere !

Una veloce tinteggiatura dei muri  (preservando alcune scritte poetiche) e dopo pochi giorni…quadri alle pareti che ogni

mese venivano sostituiti. La sala d'attesa destava stupore, interesse, curiosità e mi donava il piacere di condividere

ciò che avevo ! Con il mio trasferimento a Brescia quell’esperienza si concluse e la successiva chiusura della serigrafia

segnò la “dispersione” della collezione fra soffitte, solai, case di amici e la “sospensione” di  nuove acquisizioni. L’acquisto

di nuove opere riprese, anche grazie al sostegno di mia moglie, nei primi anni  2000 quando  l’acquisto di una nuova  

casa ci permise di riunire la collezione e dar vita al progetto
                                                

“il giardino degli alberi ciechi “


dove la casa diventa  luogo d’arte e trovano accoglienza artisti che possono esporre gratuitamente. E' come logica

evoluzione delle mostre in stazione e di quelle in casa, ma sempre nell’ottica della condivisione, che prende forma  il

progetto del  Museo Arte Contemporanea Condivisa  per costruire un museo libero dalle logiche di mercato, un

museo dove a tutti sia possibile aver in prestito un'opera d’arte da godersi  nella propria casa.


 
 
 
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